Fisico francese. Terminati gli studi alla Scuola normale, con una tesi di
dottorato sui raggi catodici e i raggi Roentgen, vi rimase come assistente fino
alla nomina come professore di Chimica-fisica presso l'università di
Parigi (1898-1940). Oppositore della politica intrapresa dal Governo di Vichy,
nel 1940 si rifugiò negli Stati Uniti, dove morì. Con i suoi primi
studi ed esperimenti (1895),
P. dimostrò che i raggi catodici sono
traiettorie di elementi corpuscolari a carica elettrica negativa (che in seguito
furono riconosciuti e studiati da Thompson come elettroni). Successivamente si
dedicò a ricerche sulle proprietà relative alla struttura
discontinua della materia, quali l'equilibrio di sedimentazione, il moto
browniano, ecc. Ricollegandosi a precedenti studi di Einstein e di Smoluchowski,
riuscì a stabilire sperimentalmente il numero di Avogadro, ottenendo
anche una prova dell'esistenza degli atomi e una determinazione di massima delle
dimensioni molecolari. Descrisse parte delle sue ricerche nel volume
Gli
atomi (1913) e fu il primo a proporre un modello atomico in cui gli
elettroni erano supposti come orbitanti intorno al nucleo centrale.
P.
condusse inoltre ricerche sui raggi X, la fluorescenza, la fotochimica, ecc. e
si occupò anche di astrofisica, elaborando una teoria sull'origine della
radiazione solare dalla trasformazione dell'idrogeno in elio. Membro dal 1923
dell'Accademia delle Scienze, nel 1926 fu insignito del premio Nobel per la
fisica, per i suoi risultati teorici e sperimentali relativi alla struttura
corpuscolare e discontinua della materia (Lilla 1870 - New York 1942). ║
Tubo di P.: strumento per la misurazione della carica elettrica negativa
convogliata da raggi catodici. Questi vengono deviati, mediante un campo
magnetico esterno, entro un pozzo di Faraday posto nel fondo del tubo e la loro
carica è misurata mediante un elettrometro ivi contenuto.